Il locale, che offre 100 posti, è sia il punto di incontro per il quartiere di Gellert sia club dall’atmosfera unica. Questa particolarità deriva soprattutto dalla vista impareggiabile sulla città di Basilea e dall’installazione luminosa, visibile da lontano, dell’artista americano James Turrell.
Fin dall’inizio, l’obiettivo dell’Helvetia non era solo quello di progettare il nuovo Campus al St. Alban-Anlage come sede sociale centrale per la Svizzera, ma anche di renderne accessibili alcune parti alla popolazione di Basilea. Con il B1 Rooftop Bistro di recente apertura, l’Helvetia Art Foyer e l’auditorium, anch’esso aperto al pubblico, questa promessa si sta realizzando passo dopo passo. Martin Jara, CEO Helvetia Svizzera, commenta: «Con la realizzazione del Campus, rafforziamo il nostro legame con la città e con la regione di Basilea. Attraverso la creazione di spazi pubblici per incontri e ritrovo, vogliamo rendere la nostra azienda e l’atmosfera ispiratrice del Campus accessibili anche al pubblico».
Omaggio agli anni Cinquanta
La torre ovest del Campus da tempo rappresenta un’impronta distintiva nel quartiere di Gellert. L’attuale torre a uso uffici è stato il primo edificio che l’ex Patria Assicurazioni ha costruito al St. Alban-Anlage negli anni Cinquanta. Con l’ampia trasformazione e l’installazione di una torre adiacente, Herzog & de Meuron hanno fornito allo stabile una controparte, creando al contempo una silhouette chiaramente riconoscibile nel paesaggio urbano. Gli ultimi piani, con le loro terrazze perimetrali e i tetti marcatamente sporgenti, sono un omaggio al linguaggio architettonico degli anni Cinquanta.
Due fari per la città di Basilea
L’artista di fama internazionale James Turrell ha scelto questi tetti come tela virtuale per la sua ultima opera «Night Raiment 2024». L’artista, noto per le terrazze panoramiche e le installazioni luminose, ha progettato un concept di illuminazione che si integra perfettamente nell’architettura dell’Helvetia Campus. Illustrazioni cromatiche progettate con variazioni di colore appena percettibili avvolgono il B1 Rooftop Bistro in una luce suggestiva. L’illuminazione riflessa dal lato inferiore del tetto prodotta da oltre 20 000 singole lampadine a LED si rispecchia sulla facciata in vetro, mescolandosi con la luce degli interni e fondendo insieme colori e spazi.
L’installazione a 360 gradi fa risplendere i due stabili come fari per la città di Basilea. Le facciate delle due torri rivestite con circa 24 000 piastrelle in vetro fuso a mano conferiscono alla rappresentazione luminosa una dimensione aggiuntiva. L’installazione è visibile all’alba e alla sera dal tramonto fino alla chiusura del locale.
Da accogliente a mondano
Il B1 Rooftop Bistro è accessibile tramite un ingresso separato e un ascensore situato nella torre ovest. All’ingresso l’installazione propria del sito «Diamond Glass» di James Turrell accoglie gli ospiti. Una particolarità di questo lavoro è la forma di diamante, che si ritrova anche nelle facciate e in numerosi altri dettagli architettonici di Herzog & de Meuron. La sala da pranzo, anch’essa progettata da Herzog & de Meuron, trasmette un’atmosfera accogliente e al contempo mondana. Il gioco di riflessi e accenti scuri, unito a vivaci tocchi di colore e alla splendida vista a 360 gradi sui tetti della città di Basilea, consente una straordinaria percezione dello spazio.
Due mondi (gastronomici) uniti
Il B1 Rooftop Bistro non è solo un luogo di incontro per il quartiere di Gellert e le aziende circostanti, ma anche un club dall’atmosfera vivace. Per unire questi due mondi gastronomici, il nuovo locale offre una variegata selezione di piccoli e grandi spuntini e una moderna lista delle bevande. Che si tratti del caffè mattutino, del pranzo a mezzogiorno o di un pomeriggio vivace in terrazza, il B1 Rooftop Bistro offre l’ambiente giusto per tutti i gusti. Per chi desidera concludere la giornata in modo rilassato, quest’ultimo arrivato della scena gastronomica di Basilea offre una location perfetta, in alto, sopra i tetti della città. (cs/hzi/ps)