«La cartella informatizzata del paziente è fondamentale per il nostro sistema sanitario e la sua utilità è indiscutibile», ha dichiarato ai media il Ministro della Salute Elisabeth Baume-Schneider. Tutte le informazioni rilevanti possono essere memorizzate e consultate in qualsiasi momento. Ma il suo lancio è stato lento.

Il numero di persone che hanno un fascicolo elettronico è troppo modesto: rappresenta solo lo 0,8% della popolazione. «Non possiamo accontentarci di questa cifra.

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La signora Baume-Schneider ha sottolineato che l'CIP contribuirà a migliorare l'assistenza ai pazienti, soprattutto ai malati cronici. Impedisce che le informazioni vadano perse o che le procedure mediche vengano ripetute. In questo modo, migliora la qualità delle cure mediche e aumenta la sicurezza dei pazienti.

Tecnologia centralizzata

«L'attuale struttura decentrata è certamente federalista, ma non è soddisfacente», ha sottolineato il Ministro. Gli otto fornitori attuali hanno una propria infrastruttura tecnica. «L'interoperabilità tra i diversi sistemi è difficile.»

Il Consiglio federale propone quindi di introdurre una maggiore centralizzazione nell'ambito della revisione totale della legge sulla CIP. Questo migliorerà lo scambio di dati tra i vari attori: farmacisti, medici di famiglia e comunità di riferimento.

La Confederazione metterà a disposizione un'unica piattaforma di cui sarà responsabile. I Cantoni gestiranno almeno una comunità di riferimento sul loro territorio. Queste offriranno le CIP.

Obbligatorio per tutti

Gli ospedali, i centri di nascita e gli CIP sono già tenuti ad aderire a una comunità di riferimento. Gli studi medici, le farmacie e le organizzazioni di assistenza domiciliare esistenti aderiscono attualmente su base volontaria. 

Il Consiglio federale intende estendere questo obbligo a tutti gli operatori sanitari, in particolare nell'assistenza ambulatoriale. In futuro dovranno registrarsi anche medici, farmacisti, fisioterapisti e chiropratici. I cantoni potranno richiedere ad altri operatori sanitari, come i naturopati, di utilizzare il EPR. A coloro che non si registreranno potranno essere comminate sanzioni.

Un paziente, un dossier

«L'obiettivo è che ogni assicurato abbia un fascicolo elettronico», ha spiegato la signora Baume-Schneider, che ha spiegato di aver aperto il proprio fascicolo, non senza problemi. Saranno loro a decidere quali dati inserire e chi potrà accedervi. 

Questa grande revisione richiederà diversi anni. Per questo motivo il Parlamento ha approvato un finanziamento transitorio di 30 milioni di franchi svizzeri. Il finanziamento entrerà in vigore il 1° ottobre. Questo aiuto finanziario sosterrà i fornitori per un periodo limitato fino all'entrata in vigore della legge rivista.

Il Consiglio federale intende presentare la sua proposta al Parlamento nella primavera del 2025. La riforma dovrebbe entrare in vigore entro il 2028, ha dichiarato il ministro competente. (awp/hzi/ps)