Il suo risultato, pubblicato venerdì, è leggermente superiore al consensus degli analisti stilato da Generali, che in media si aspettavano un utile rettificato di 1,99 miliardi di euro.

L'utile del primo trimestre del 2023 comprendeva una plusvalenza non ricorrente di 193 milioni di euro sulla vendita di un complesso immobiliare a Londra.

Escludendo gli effetti delle plusvalenze e di altre voci eccezionali, l'utile netto rettificato sarebbe stato stabile nel primo semestre, ha dichiarato Generali in un comunicato.

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Nel secondo trimestre, l'utile netto rettificato è sceso del 17,7% a 906 milioni di euro.

Generali ha confermato gli obiettivi del suo piano strategico, tra cui un aumento dell'utile per azione tra il 6 e l'8% all'anno e dividendi cumulativi tra i 5,2 e i 5,6 miliardi di euro nel periodo 2022-2024.

Dopo il pagamento dei dividendi relativi ai risultati del 2023 a maggio, l'assicuratore ha già raggiunto il suo obiettivo di dividendi, con dividendi cumulativi pari a 5,5 miliardi di euro.

L'assicuratore ha registrato un utile operativo in crescita dell'1,6% a 3,7 miliardi di euro, in linea con le aspettative degli analisti.

L'utile operativo è stato trainato dal ramo vita (+7,8%) e dall'asset management (+19,4%). Il segmento danni ha invece registrato un calo del 6,7%, a causa del maggiore impatto delle catastrofi naturali.

La raccolta premi lorda, l'equivalente delle vendite, è aumentata del 20,4% a 50,1 miliardi di euro, un risultato che ha superato le aspettative degli analisti di 48,2 miliardi di euro.

La raccolta netta del ramo vita è tornata in territorio positivo, raggiungendo i 5,1 miliardi di euro.

“Con l'ulteriore crescita dell'utile operativo e il ritorno a una forte raccolta netta nel ramo vita, i nostri risultati confermano la capacità di recupero di Generali”, ha commentato il CEO Philippe Donnet.

“Siamo sulla buona strada per raggiungere tutti gli ambiziosi obiettivi” del piano strategico, che scade a fine anno, ha dichiarato, prima di annunciare che presenterà la prossima roadmap il 30 gennaio 2025 a Venezia. (awp/hzi/ps)