La Fondation Sana è azionista di Helsana e con il Prix Sana rende omaggio a persone che si impegnano in favore degli altri e del nostro sistema sanitario. Con la loro iniziativa personale e la loro passione lanciano un importante segnale alla nostra società e danno grande prova dell’importanza dell’impegno privato nel settore sanitario.

Il Prix Sana di quest’anno va a Marguerite Paus-Luiselli di Buchs (AG), Martin Bieri di Kräiligen (BE) e Mireille May di Sarreyer (VS). I tre sono stati premiati sabato scorso, 4 novembre 2023, per il loro impegno disinteressato. Le due vincitrici e il vincitore ricevono un premio in denaro di 10 000 franchi ciascuno.

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Chi sono queste eroine ed eroi della salute?

Marguerite Paus-Luiselli

Marguerite Paus-Luiselli, agronoma con un dottorato conseguito alla ETH di Zurigo, era professoressa e ricercatrice di successo, fino a quando un arresto cardiaco non ha cambiato la sua vita. In un lungo periodo di riabilitazione ha lottato per tornare a riprendere la sua vita e ha dovuto imparare tutto di nuovo. Oggi si impegna come volontaria soprattutto per le persone anziane. Con straordinaria dedizione, gioia e serietà sfrutta la sua seconda vita per portare sostegno ad altri.

Martin Bieri

Martin Bieri ha perso più arti in un grave incidente di cui non era colpevole. Durante la sua formazione come istruttore di guida ha fondato con due conoscenti l’associazione «Ufstah», che incoraggia e supporta persone con un destino simile a «rialzarsi». Lui stesso è il miglior esempio del fatto che anche dopo un tale colpo del destino è possibile condurre una vita autodeterminata e soddisfacente e mettersi al servizio degli altri.

Mireille May

Mireille May dedica la sua vita alle persone con disabilità da quasi 20 anni. Nel 2004 ha fondato con la sua amica Bernadette Visinand la fondazione Parenthèse. Fino al 2020 le due donne hanno accolto persone con disabilità multiple per periodi fino ad un mese. Hanno regalato loro delle belle vacanze e offerto loro cure professionali. Durante questi periodi, i parenti delle persone interessate venivano sollevati dal carico delle cure e avevano del tempo per sé. In questo modo entrambi, parenti e pazienti, potevano godere di una pausa, o meglio di una «Parenthèse». Ancora oggi, le due donne danno sostegno ad alcune famiglie.

La Fondation Sana e Helsana fanno le loro più sincere congratulazioni a queste tre persone straordinarie e le ringraziano per il loro prezioso contributo sociale. (Helsana/hzi/ps)

Proponete un’eroina o un eroe e vincete un buono viaggio

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