Bambini rumorosi, piante che sconfinano nel giardino altrui o un nuovo capanno che crea ombra indesiderata: molti sono i motivi che fanno perdere la pazienza con i vicini. «Nei mesi estivi riceviamo il maggior numero di richieste in materia di controversie di vicinato», afferma Laurent Bühler, giurista presso l’assicurazione di protezione giuridica AXA-ARAG. Se da un lato è vero che durante le vacanze le richieste diminuiscono, dall’altro se ne registra un aumento nel periodo precedente e successivo alle ferie estive rispetto ai mesi invernali. Il maggior numero di richieste viene registrato da marzo a giugno, mentre dicembre è il mese in cui se ne rilevano di meno.
Meno conflitti dopo la pandemia
Dopo l’impennata di richieste di informazioni relative alle controversie con il vicinato durante la pandemia, la situazione sembra ora tornare alla normalità. Lo scorso anno AXA-ARAG aveva registrato un calo del 13 per cento di casi rispetto all’anno precedente, mentre in quello in corso la flessione ammonta attualmente a un altro 6 per cento. «Questa evoluzione è ovvia, poiché le persone sono più spesso fuori casa e probabilmente percepiscono meno i motivi di disturbo. Ma non siamo ancora tornati al livello pre-pandemico» precisa Laurent Bühler. Il maggior numero di richieste di informazioni relative alle controversie proviene dai cantoni Vaud, Vallese e Berna, mentre il Cantone di Zurigo è quello in cui si registra il minor numero di casi giuridici notificati, seguito dai cantoni Argovia e Turgovia.
Le controversie edilizie sono in aumento
I motivi ormai da anni alla base dei litigi più frequenti tra vicini sono legati a progetti di costruzione, piante e rumore. Tuttavia, mentre le lamentele riconducibili a piante ed emissioni acustiche diminuiscono, quelle collegate ad attività edilizie sono in costante aumento. AXA-ARAG constata un incremento annuo del 10 per cento. «Lo spazio abitativo si fa sempre più limitato e quindi ambito. Ciò causa inevitabilmente degli attriti», afferma Laurent Bühler.
Consigliata la conciliazione extragiudiziale
Come primo passo, in caso di controversia con i vicini, è sempre consigliabile il confronto diretto. Qualora non si giunga ad alcun risultato, sarebbe opportuno ricorrere a un mediatore imparziale: «In caso di controversie tra vicini la mediazione si rivela spesso una strategia valida», spiega Laurent Bühler. Finire in tribunale è invece raramente la scelta giusta: «I procedimenti giudiziari comportano dei rischi e possono essere molto lunghi e costosi. Inoltre, in molti casi una sentenza giudiziaria non risolve il conflitto». (cs/hzi/ps