«Contrastando le frodi assicurative vogliamo tutelare chi paga i premi in modo onesto. Per questo abbiamo adottato una politica di tolleranza zero» afferma Roger Bolt, responsabile Lotta alle frodi assicurative (LFA) della Suva. L’andamento dei casi di frode dimostra che la lotta attiva perseguita dalla Suva è più importante che mai. Nel 2023, la Suva ha esaminato 2969 segnalazioni di sospetta frode e in 939 casi tali sospetti si sono rivelati fondati. Nel 2023 abbiamo quindi registrato un aumento del 16 per cento dei casi di frode rispetto all’anno precedente. In totale, lo scorso anno, la Suva è riuscita a risparmiare 32,6 milioni di franchi individuando i casi di frode.
Le frodi assicurative penalizzano le imprese oneste
Si parla di frode assicurativa quando aziende assicurate, persone infortunate o fornitori di prestazioni si sottraggono all’obbligo di pagare i premi o percepiscono intenzionalmente prestazioni assicurative indebite. Il danno che ne deriva, per svariati milioni di franchi, penalizza non solo la grande maggioranza di chi paga onestamente i premi ma anche la piazza economica e il mercato sanitario svizzeri.
«Penso sia importante combattere le frodi assicurative per tutelare le ditte oneste che operano sul territorio e garantire l’equità del sistema assicurativo», afferma Emilio Cristina, Direttore generale della ditta Ennio Ferrari SA. Le aziende che impiegano personale in nero e che quindi non pagano imposte né contributi sociali sono in grado di offrire prestazioni a prezzi più convenienti. Questo a svantaggio delle aziende oneste che, non solo risultano meno concorrenziali e perdono così incarichi, ma devono anche sopportare le conseguenze di premi più alti.
La Suva lotta sistematicamente contro le frodi assicurative
La Suva dispone di specialisti incaricati di verificare i casi sospetti e di contrastare con fermezza le frodi assicurative. Istituito nel 2007, il servizio antifrode ha finora permesso alla Suva di risparmiare oltre 272 milioni di franchi.
La Suva svolge regolarmente revisioni di impresa e, se rileva anomalie, le analizza con attenzione. Così facendo, può individuare gli abusi con sufficiente anticipo. La Suva paga soltanto se sussiste la copertura assicurativa e se la dinamica dell’infortunio è chiarita. In caso di sospetto fondato, la Suva può ricorrere come ultima ratio anche a investigatori assicurativi. (cp/hzi/ps)