Il rapporto sui medicamenti di quest’anno esamina inoltre l’impiego degli inibitori delle JAK e gli effetti degli avvisi di sicurezza sulla loro vendita, nonché i progressi compiuti nell’ambito di terapie e immunoterapie mirate contro il cancro ai polmoni.

Da undici anni Helsana analizza il mercato dei medicamenti in Svizzera. Nonostante i regolari controlli dei prezzi da parte dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), le spese per i farmaci coperti dall’assicurazione di base sono aumentate sensibilmente nel 2023 e hanno superato la soglia dei 9 miliardi di franchi, il che corrisponde a un incremento del 5,9% rispetto all’anno precedente. Queste spese costituiscono ora la voce di costo più consistente nell’assicurazione di base. Con l’ingresso sul mercato di nuovi medicamenti costosi, il livello dei prezzi è in costante crescita, mentre l’uso di farmaci generici e biosimilari è ancora piuttosto sporadico.

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Un grande potenziale di risparmio non sfruttato

Dopo la scadenza del brevetto possono arrivare sul mercato i farmaci generici e biosimilari, che presentano caratteristiche equivalenti ai medicamenti originali in termini di efficacia e sicurezza. In questo ambito sussiste tuttora una grande necessità di ottimizzazione: due terzi dei costi dei medicamenti ambulatoriali sono rappresentati da prodotti senza preparati assimilabili, laddove il prezzo dei preparati originali è raddoppiato negli ultimi anni raggiungendo circa 1500 franchi, mentre i nuovi principi attivi nel 2023 sfiorano persino i 6000 franchi. Per ridurre la quota di prodotti originali, è necessario rendere più attrattiva l’introduzione di prodotti equivalenti in Svizzera. In questo modo, il potenziale di risparmio finora inutilizzato potrà contribuire in futuro al contenimento dei costi.

Terapie oncologiche mirate

Un altro capitolo tratta gli sviluppi delle terapie mirate e immunoterapie contro il cancro ai polmoni. Con l’introduzione di tali terapie, gli schemi di trattamento sono cambiati e anche i costi sono aumentati fortemente: da 63 milioni di franchi nel 2013 a 146 milioni di franchi nel 2023, ovvero un incremento del 169%. Il crescente utilizzo e la crescente approvazione dei farmaci immunoterapici sono al centro di questo aumento dei costi. Queste terapie, che utilizzano il sistema immunitario per combattere le cellule tumorali, vengono sempre più utilizzate come trattamento di prima linea, comportando costi dei trattamenti e costi complessivi più elevati. Per continuare a garantire la sostenibilità finanziaria di tali innovazioni, occorre uno sconto sulle quantità per i medicamenti. 

Avvisi di sicurezza per i nuovi medicamenti per i reumatismi

Il rapporto pone l’accento anche sugli inibitori delle JAK (i cosiddetti inibitori delle Janus chinasi), una classe di farmaci altamente efficaci, ma costosi, per le malattie infiammatorie croniche e autoimmuni. Gli inibitori delle JAK costano circa 16 000 franchi all’anno per paziente nel campo della reumatologia, il 60% in più rispetto alle altre persone. I problemi di sicurezza, in particolare nelle persone anziane con fattori di rischio cardiovascolare, influenzano negativamente il rapporto costi-benefici; inoltre il monitoraggio e il trattamento degli effetti collaterali riducono l’economicità. Un abbassamento dei prezzi degli inibitori delle JAK e una valutazione approfondita del rischio nell’applicazione terapeutica sono dunque necessari per prendere decisioni sicure ed efficaci sul trattamento. (Helsana/hzi/ps)

Ulteriori dettagli sono disponibili alla pagina www.helsana.ch/rapporto-medicamenti-2024 (inglese)