Mentre gli infortuni professionali sono leggermente diminuiti, gli infortuni nel tempo libero sono lievemente aumentati. Nel complesso, i casi e i costi si attestano al livello dell’anno precedente. La statistica degli infortuni di quest’anno si concentra sul confronto tra il numero di assicurati della Suva e degli altri assicuratori.

Le collaboratrici e i collaboratori che lavorano in Svizzera sono tutti assicurati obbligatoriamente contro gli infortuni e le malattie professionali in conformità alla legge sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF). Chi lavora almeno otto ore a settimana è assicurato anche contro gli infortuni nel tempo libero. Sono assicurate obbligatoriamente contro gli infortuni sul lavoro e nel tempo libero anche le persone in cerca d’impiego e le persone coinvolte in provvedimenti dell’AI.

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I 22 assicuratori LAINF in Svizzera hanno registrato circa 908'000 infortuni e malattie professionali nel 2023 (vedi tabella). Sebbene questo dato corrisponda grosso modo al livello dell’anno precedente (- 0,3 percento), l’assicurazione contro gli infortuni professionali e l'assicurazione contro gli infortuni non professionali hanno avuto sviluppi diversi: mentre il numero di infortuni e malattie professionali è diminuito del 2,4 percento rispetto all’anno precedente (attestandosi a 286 000 casi), gli infortuni nel tempo libero sono leggermente aumentati (dell’ 1,0 percento, arrivando a 607 000 casi). Fra le persone in cerca d’impiego si osserva di nuovo un calo degli infortuni (- 14,2 percento, arrivando a circa 14 000 casi), questo perché rispetto all’anno precedente sono di nuovo state registrate meno persone in cerca d’impiego. Per quanto riguarda le persone coinvolte in provvedimenti dell’AI, sono stati annunciati 1600 casi.

Nel 2022 tutti gli assicuratori LAINF hanno speso complessivamente circa 6,9 miliardi di franchi per le prestazioni assicurative, soprattutto per le spese di cura (prestazioni mediche e terapeutiche), le indennità giornaliere e gli accantonamenti per rendite d'invalidità e rendite per i superstiti. La maggior parte dei costi è ascrivibile agli infortuni nel tempo libero, pari al 63,3 percento, mentre il 33,5 percento delle spese è dovuto agli infortuni e alle malattie professionali.

Numero di incidenti condizionato dalla composizione del portafoglio assicurativo

La statistica degli infortuni quest’anno considera le differenze tra la Suva e gli altri assicuratori. Il capitolo dedicato a queste differenze evidenzia come la struttura del collettivo di assicurati, diversa per legge, si ripercuote sul numero di infortuni e di conseguenza sui costi dei casi e sui premi.

Le principali differenze si osservano soprattutto nell’assicurazione contro gli infortuni professionali: poiché, come previsto dalla legge, la Suva assicura quasi tutto il settore commerciale e industriale, il suo portafoglio di assicurati comprende molte aziende ad alto rischio d’infortunio. Con circa 83 infortuni professionali all’anno ogni 1000 posti a tempo pieno, il rischio d’infortunio è circa il doppio rispetto a quello degli altri assicuratori infortuni, che assicurano principalmente aziende del settore dei servizi. Questa situazione si rispecchia anche nei premi: mentre la Suva nel 2022 ha riscosso 1,6 miliardi di franchi di premi nell'assicurazione contro gli infortuni professionali, pari a circa lo 0,9 percento della massa salariale assicurata, i premi netti degli altri assicuratori contro gli infortuni sono stati decisamente inferiori, attestandosi a 0,4 miliardi di franchi, ossia lo 0,2 percento della massa salariale.

Per quanto riguarda gli infortuni nel tempo libero, le differenze tra i portafogli della Suva e degli altri assicuratori sono minori: il rischio d’infortunio, con una media di 128 (Suva) e 127 (altri assicuratori) casi ogni 1000 posti a tempo pieno, è pressoché lo stesso. Tuttavia, poiché gli assicurati che svolgono un lavoro prevalentemente fisico hanno più difficoltà a rientrare rapidamente al lavoro, il portafoglio di assicurati della Suva in media presenta assenze dal lavoro più lunghe e di conseguenza costi più elevati: il costo medio per infortunio alla Suva è infatti di 5700 franchi, presso gli altri assicuratori invece è di 4000 franchi.

La pandemia di coronavirus ha causato un cambiamento nella distribuzione delle malattie professionali. Se in origine attestavano un rischio più elevato di malattie professionali soprattutto le aziende di produzione, assicurate quasi tutte presso la Suva, il Covid-19 ha portato a un aumento significativo delle malattie professionali riconosciute in ospedali, case di cura e laboratori, assicurati principalmente presso altri assicuratori infortuni.

Statistica degli infortuni e fonte di riferimento

Il Servizio centrale delle statistiche dell'assicurazione contro gli infortuni (SSAINF), gestito dalla Suva, pubblica ogni anno la statistica degli infortuni LAINF su mandato del Gruppo di coordinamento delle statistiche dell’assicurazione contro gli infortuni LAINF (CSAINF). La statistica si basa sui risultati dei 22 assicuratori contro gli infortuni LAINF in Svizzera (Suva, assicuratori privati soggetti alla legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA), casse pubbliche d’assicurazione contro gli infortuni, casse malati riconosciute, cassa suppletiva), che assicurano obbligatoriamente i lavoratori dipendenti contro gli infortuni sul lavoro e nel tempo libero nonché contro le malattie professionali. Vengono presi in considerazione anche i risultati dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni per i disoccupati e per le persone coinvolte in provvedimenti dell’AI, che sono assicurate presso la Suva.

La statistica LAINF non registra gli infortuni di bambini/e, scolari/e, studenti, casalinghe/ghi, lavoratori/trici indipendenti e pensionati/e. Rileva quindi essenzialmente gli infortuni occorsi a lavoratori/trici e apprendisti/e di età compresa tra i 15 e i 65 anni che risiedono in modo permanente in Svizzera. Queste persone rappresentano una buona metà della popolazione residente. (Suva/hzi/ps)