La richiesta di una maggiore regolamentazione e vigilanza proviene da più fronti. L'ASA guarda con scetticismo a un ampliamento generale delle competenze dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA). Il direttore dell’ASA, Urs Arbter, è favorevole a una regolamentazione adeguata al rischio che tenga conto dei diversi modelli operativi.

Il fallimento di un attore del mercato può ripercuotersi molto rapidamente su un intero settore economico. È così anche in questo caso: l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, dettata dalla situazione di emergenza in cui versava la banca, solleva questioni normative rilevanti per tutto il mercato. Sono potenzialmente toccati anche gli assicuratori, che utilizzano modelli operativi fondamentalmente diversi da quelli delle banche per la resilienza dell'economia nel suo complesso e di ogni singolo individuo. Con la loro elevata capitalizzazione media pari al 270 percento (contro il requisito del 100 percento, stato: SST 2023), gli assicuratori sono attori del mercato finanziario molto stabili.

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L'attività assicurativa è generalmente orientata al lungo termine vista l’assunzione di rischi specifici. Il pagamento degli impegni da parte delle assicurazioni è perlopiù legato a un caso di prestazione su cui l’assicurato ha un controllo minimo o nullo o avviene in un momento predeterminato, per cui è difficile che si verifichi un’erogazione incontrollata di fondi. Detto in termini più tecnici e generali, gli assicuratori hanno attività liquide e passività illiquide, mentre le banche hanno passività liquide e attività illiquide. A prescindere dalle proposte del Consiglio federale nel rapporto «Too big to fail», che verrà pubblicato prossimamente, l’Associazione Svizzera d’Assicurazioni ASA si aspetta che qualsiasi sforzo normativo sia adeguato al rischio e tenga quindi conto dei diversi modelli operativi.

Con la revisione del diritto in materia di sorveglianza degli assicuratori, entrata in vigore il 1° gennaio 2024, il diritto fallimentare è stato completato con l’integrazione del diritto in materia di risanamento. Sulla base delle spiegazioni di cui sopra relative alle caratteristiche dell’attività assicurativa si può quindi affermare che le condizioni quadro legali sono appena state aggiornate e, dal punto di vista del settore assicurativo, sono sufficienti sia per gli assicuratori diretti sia per i riassicuratori. (ASA/hzi/ps)