È quello che emerge da un sondaggio esclusivo condotto dall’istituto MIS Trend in collaborazione con Le Temps e il Groupe Mutuel. Tutti i risultati di questo sondaggio saranno presentati dettagliatamente al 4° Forum Prévoyance, che si terrà giovedì 31 agosto 2023 presso l'IMD di Losanna.
Gli svizzeri rimangono molto divisi in tema di riforma del sistema pensionistico in Svizzera. Se la popolazione svizzera avesse votato lo scorso giugno sul referendum contro la riforma del 2° pilastro, il risultato sarebbe stato estremamente indeciso. Il 30% si è espresso a favore del referendum, respingendo in tal modo la riforma adottata dopo lunghi dibattiti alle Camere federali. Il 29% è disposto a rifiutare il referendum e quindi ad accettare il compromesso raggiunto a Berna. Ma è soprattutto il 41% di indecisi a destare particolare interesse. Ciò significa che, a questo stadio, quasi uno svizzero su due è ancora indeciso su una questione così importante. Certo, c'è ancora tempo prima delle votazioni, che si terranno probabilmente nella primavera del 2024, ma la campagna elettorale sembra tutt'altro che conclusa e sarà quindi avvincente.
Il sondaggio esclusivo condotto da MIS Trend, in collaborazione con Le Temps e il Groupe Mutuel, mostra anche che, se le due iniziative LPP fossero state sottoposte al voto lo scorso giugno, l'iniziativa del PLR sarebbe stata respinta in modo netto, mentre quella della sinistra avrebbe conquistato gli elettori. Nel dettaglio, il 56% degli intervistati avrebbe respinto l'iniziativa PLR, mentre solo il 33% l'avrebbe accettata. Nel caso dell'iniziativa della sinistra, che propone il pagamento di una tredicesima pensione AVS, il 62% degli intervistati l'avrebbe approvata, mentre solo il 26% l'avrebbe respinta. Per Thomas Boyer, CEO del Groupe Mutuel, «questirisultatidimostranocheleprossimevotazionisarannoindeciseechec'èungranbisognodiinformazioni espiegazioni.Nonèsorprendente,perchélapostaingiocoèaltael'opinionepubblicalohabencapito.»
D'altra parte, l'inflazione, anche se sembra essere relativamente sotto controllo in Svizzera, continua a essere una delle principali preoccupazioni delle persone intervistate. L'80% degli intervistati teme che l'aumento dei prezzi possa avere un impatto sulla qualità della propria pensione. Anche la preoccupazione per il reddito disponibile durante la pensione continua ad aumentare, passando dal 50% degli intervistati nel 2020 a oltre il 60% nel 2023.
L'innalzamento dell'età della pensione inizia a suscitare interesse
Tra le altre riforme citate, l'idea di un innalzamento generale dell'età della pensione sta lentamente iniziando a guadagnare terreno in risposta ai cambiamenti demografici. Dal 2020 è in atto un vero e proprio cambiamento. Il numero di persone contrarie a questo innalzamento dell’età è sceso dal 49% al 34%. Anche la proposta di un tasso contributivo identico per tutte le fasce d'età sembra convincere e sta trovando un numero crescente di sostenitori tra le persone prossime alla pensione.
In un momento di crisi energetica ed economica, gli investimenti ESG potrebbero essere rimessi in questione. Tuttavia, gli intervistati non desiderano vedere un ritorno massiccio agli investimenti in combustibili fossili. Infatti, il 35% degli intervistati ritiene che le casse debbano dare priorità agli investimenti nello sviluppo sostenibile. Il 61% è addirittura disposto a vedere la propria pensione ridotta del 5%, se le casse pensione investono in modo sostenibile.
Lo splitting suscita interesse
La popolarità del 3° pilastro continua a progredire e il 72% degli intervistati dichiara di utilizzarlo. E, ancora meglio, un numero persino maggiore lo farebbe se venissero aumentate le detrazioni fiscali legate al 3° pilastro, in particolare tra i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni.
Per ridurre le differenze nei livelli pensionistici tra uomini e donne, alcuni sostengono un modello di splitting del secondo pilastro in funzione dei figli. Secondo questo modello, alla nascita di un figlio, gli averi pensionistici acquisiti da entrambi i genitori verrebbero divisi in parti uguali tra il padre e la madre. Il 57% degli intervistati è favorevole all'idea.
Questo sondaggio, condotto per il quarto anno consecutivo dall’istituto MIS Trend in collaborazione con Le Temps e il Groupe Mutuel, dimostra che gli svizzeri continuano ad aver fiducia nel sistema pensionistico elvetico in generale, ma che le preoccupazioni sono in aumento, a causa dell'inflazione e del perdurare della guerra in Ucraina. Inoltre, il 2024 sarà un anno cruciale per le riforme del 2° pilastro, poiché l'anno prossimo potrebbero tenersi non meno di tre importanti votazioni. Un'opportunità per testare l'appetibilità di riforme politicamente accettabili da parte del popolo sovrano.
Informazioni sul sondaggio
- Sondaggio indipendente e rappresentativo della popolazione svizzera, condotto da MIS Trend.
- 1407 persone intervistate via Internet dal 2 al 9 giugno 2023.
- Margine di errore 2,7%.