L’Associazione Svizzera d'Assicurazioni ASA, insieme alla Suva, è lo sponsor principale di Compasso e si impegna non solo finanziariamente, ma anche personalmente e idealmente per questa importante iniziativa. Patrizio Pelliccia, assistente del gruppo di lavoro danni a persone e reintegrazione dell’ASA, spiega in un’intervista perché l’ASA sostiene la missione di Compasso.

Signor Pelliccia, perché l'ASA si adopera per il reinserimento professionale?

Patrizio Pelliccia: Il reinserimento professionale comprende il mantenimento del posto di lavoro, la riassegnazione all'interno della stessa azienda o il collocamento in nuovi posti di lavoro presso altri datori di lavoro.

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Se per motivi di salute le persone non possono lavorare per un periodo prolungato, c'è il rischio che rimangano completamente tagliate fuori dal mercato del lavoro. Il reinserimento tempestivo è quindi di fondamentale importanza. Solo in Svizzera le nostre compagnie di assicurazione occupano quasi 50'000 collaboratrici e collaboratori. Per essere considerati datori di lavoro affidabili, occorre dare la massima priorità al reinserimento professionale, soprattutto in tempi di carenza di personale qualificato. Nel loro ruolo di assicuratori, e dovendo quindi assumersi i costi in caso di assenza dal lavoro, le compagnie di assicurazione si impegnano a fornire alle collaboratrici e ai collaboratori il miglior supporto possibile per il reinserimento dopo le assenze per motivi di salute.

Anche la collettività, però, trae vantaggio da un reinserimento professionale di successo, in quanto sgrava le casse di disoccupazione e magari anche l'assistenza sociale.

Il reinserimento professionale è quindi importante per i datori di lavoro, per le collaboratrici e i collaboratori nonché per la popolazione in generale.

«L’ASA si impegna in modo attivo a sostenere la società e a rafforzare la nostra economia.» 

Nel concreto in cosa consiste il vostro impegno?

Oltre a fornire sostegno finanziario e personale, siamo ad esempio attivamente coinvolti anche nel Think Tank di Compasso. Questo gremio centrale promuove lo sviluppo tematico di processi e strumenti orientati alla pratica. Le esperte e gli esperti provenienti dalle nostre compagnie di assicurazione vi partecipano in qualità di specialisti.

Supportiamo inoltre la rete di Compasso in caso di domande specifiche da parte dei datori di lavoro. Gli eventi informativi e di networking di Compasso offrono una piattaforma ideale per lo scambio.

Anche l’impegno delle nostre società affiliate è notevole: offrono vari servizi di consulenza di cui le collaboratrici e i collaboratori possono beneficiare in caso di problemi medici, psicologici o sociali. Perché, nella pratica, spesso sono le colleghe e i colleghi a compensare l'assenza di un collaboratore. Tutte le misure che impediscono ai collaboratori di essere tagliati fuori dal processo lavorativo contribuiscono alla continuità e all’efficienza sul posto di lavoro e rafforzano lo spirito di squadra. Questo comporta nel complesso una maggiore soddisfazione lavorativa e una maggiore resilienza.

Perché avete deciso di sostenere Compasso come sponsor?

Il gruppo di lavoro danni a persone e reintegrazione dell’ASA si occupa di assistere nel miglior modo possibile gli assicurati che hanno subito un infortunio o una malattia durante il reinserimento. Questo è l’obiettivo anche dei datori di lavoro: ecco perché possiamo sfruttare le sinergie in collaborazione con Compasso e quindi promuovere e sostenere l’attuazione pratica.

«Il nostro gruppo di lavoro e Compasso possono sfruttare le sinergie per reintegrare al meglio gli assicurati che hanno subito un infortunio o una malattia nel processo lavorativo.» 

Ci può raccontare una storia di successo nell'ambito dell'integrazione o del reinserimento?

In un’azienda industriale, il datore di lavoro si è trovato di fronte a un calo di rendimento di un collaboratore, accompagnato da frequenti problemi di salute. Il datore di lavoro si è mostrato aperto ed empatico nel dialogo con il collaboratore, che ha potuto quindi parlare della sua forte paura di fallire e dei suoi timori esistenziali nonché della sua depressione. In quanto membro di Compasso, il datore di lavoro ha potuto attingere a un'ampia rete, che in queste situazioni è molto utile.

Il coinvolgimento di una case manager, che fungeva da interfaccia tra i medici, l’AI e l'azienda, ha facilitato la collaborazione. La case manager si è occupata dell’organizzazione delle pratiche burocratiche, ha intrattenuto un dialogo con i sostenitori dei costi e con le istituzioni, come l'AI, e ha fornito supporto per qualsiasi domanda. Il collaboratore ha potuto seguire una terapia nonché beneficiare di un periodo di ripresa e di una rendita AI.

Insieme alla case manager, il datore di lavoro è riuscito a creare un posto di lavoro a un grado di occupazione ridotto per il collaboratore in questione, che ha potuto essere reintegrato con successo. Questa storia evidenzia l’importanza, per la riuscita del reinserimento, di una cultura aziendale aperta, di un’assistenza professionale e di un’ampia rete. Qui sono disponibili altri esempi concreti.

Cosa occorre sapere sul tema della prevenzione?

Vale sempre la pena investire nella salute dei collaboratori: riconoscendo tempestivamente i problemi di salute si rafforzano non solo l’efficienza fisica e psichica, ma si riducono anche le assenze per malattia. A questo proposito, una cultura dirigenziale improntata sulla salute e sull’empatia svolge un ruolo decisivo. I collaboratori devono percepire sicurezza, valorizzazione e un clima di lavoro sociale, in combinazione con un carico di lavoro adeguato e margini di manovra sufficienti. 

La fiducia reciproca costituisce la base per il riconoscimento tempestivo dei problemi. È importante che i collaboratori si assumano la responsabilità della propria salute e che in caso di problemi si attivino e si rivolgano ai superiori o agli uffici di consulenza.

Descriva brevemente il ruolo dell'ASA nel settore del reinserimento professionale. 

Le singole compagnie di assicurazione sostengono, insieme al case management, il reinserimento professionale e si impegnano a tal fine nel «Netzwerk Case Management Schweiz». L’ASA stessa offre da diversi anni un corso sui disturbi psichici e sul reinserimento, che si tiene in tedesco e in francese. In aggiunta, l’ASA ha sviluppato diversi strumenti per la gestione dei casi che sono a disposizione degli specialisti dei sinistri.

Dal suo punto di vista quali consigli può dare alle aziende in qualità di associazione d'assicurazioni?

Prendetevi cura dei vostri collaboratori, perché rappresentano una risorsa estremamente preziosa all’interno dell’azienda. Quando selezionate i dirigenti, non prestate attenzione solo alle capacità specialistiche, ma anche alle soft skill, come ad esempio un approccio dirigenziale improntato sulla valorizzazione e sull’empatia.

Se ci sono segnali che indicano dei problemi di salute, se possibile parlatene con i vostri collaboratori per elaborare le soluzioni e organizzare l’assistenza insieme.

Non esitate a informare subito la vostra assicurazione di indennità giornaliera in caso di malattia. Mediante il loro case management professionale l’assicurazione può aiutare tanto i collaboratori quanto il datore di lavoro: sia che si tratti della consulenza per malattie fisiche e psichiche sia di un caso di assenteismo. Non esiste praticamente alcun caso in cui il coinvolgimento di un assicuratore non vada a vantaggio di tutte le persone coinvolte. (ASA/hzi/ps)

Compasso: integrazione professionale – portale informativo per i datori di lavoro

L’Associazione Svizzera d'Assicurazioni è sponsor della rete Compasso, il portale informativo dei datori di lavoro per questioni relative al reinserimento professionale e al mantenimento del posto di lavoro. Compasso mette a disposizione dei datori di lavoro indicazioni su come agire e consigli pratici affinché i problemi di salute dei collaboratori possano essere riconosciuti tempestivamente e si possano intraprendere rapidamente i giusti passi. Inoltre, Compasso sostiene i datori di lavoro nel processo di reinserimento con l'ausilio di comprovati strumenti e istruzioni quando vogliono assumere dei collaboratori con problemi di salute. Compasso, con quasi 90 membri provenienti dal settore privato, dal settore pubblico e dalla società civile, sottostà al patrocinio dell'Unione svizzera degli imprenditori. Con il suo impegno a favore di Compasso, l'Associazione Svizzera d'Assicurazioni adempie la sua responsabilità sociale e fornisce un importante contributo al mantenimento e al recupero dell'idoneità al mercato del lavoro.